| | NUCLEARE? NO GRAZIE | |
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Messaggi : 425 Data d'iscrizione : 22.02.10 Località : milano
| Titolo: NUCLEARE? NO GRAZIE Ven Mar 12, 2010 12:08 pm | |
| Nucleare? No grazie per l'80% degli Italiani.
Roma, 27 Maggio 2009
L'80% della popolazione italiana desidera che la fonte principale di approvvigionamento elettrico sia costituita da fonti rinnovabili, pulite, sicure ed economiche come eolico e solare, mentre solo il 14% si dice favorevole al nucleare. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Lorien Consulting, in cui emerge, tra l'altro, che il 60% considera il ritorno al nucleare pericoloso e economicamente svantaggioso, confermando quindi se ancora ce ne fosse bisogno non solo la legittimità ancora vigente del referendum del 1987 contro il nucleare, ma anche la volontà degli italiani di sostenere politiche a favore di energie verdi. Volontà confermata dal fatto che gli italiani sono disposti persino a pagare di più per garantirsi un futuro con produzione di energia da fonti pulite. Dati significativi su una nuova attenzione da parte dei cittadini che dovrebbe far riflettere il Governo, purtroppo impegnato invece nel rilancio di una fonte energetica, quella nucleare, che attrae sempre meno a causa della sua oggettiva pericolosità e anti-economicità. | |
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| Titolo: Re: NUCLEARE? NO GRAZIE Ven Mar 12, 2010 12:09 pm | |
| Nucleare: più pericoloso e contro il referendum.
Roma, 28 Febbraio 2009
Contrariamente a quanto si vuol far credere, le centrali nucleari di ultima generazione sono più pericolose e più inquinanti di quelle attualmente in funzione. A dimostrarlo non sono le associazioni ambientaliste, ma gli studi effettuati dalle stesse aziende produttrici: se le probabilità di incidente sono più basse, in caso di avarie ai reattori i danni ambientali e di perdita di vite umane risultano doppi rispetto al passato. A questo va aggiunto che tutti gli studi internazionali hanno ampiamente dimostrato che l'energia nucleare è la fonte energetica più costosa e per la quale non è ancora stato risolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive. Il Presidente francese, che ha siglato un accordo con il Governo Italiano per la realizzazione di 4 nuovi reattori sul nostro territorio, non ha fornito alcuna garanzia di maggiore indipendenza energetica, il che fa nascere il sospetto che dietro l'operazione si nasconda più la necessità di sostenere l'industria nucleare che l'effettiva volontà di produrre energia a basso costo (cosa impossibile, del resto, visti gli altissimi costi del nucleare). Infine, cosa forse più importante, il 62% degli italiani si è espresso contro il nucleare con il referendum del 1987, i cui effetti sono ancora validi dal punto di vista giuridico. | |
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| Titolo: Re: NUCLEARE? NO GRAZIE Ven Mar 12, 2010 12:12 pm | |
| Energia nucleare: dibattito aperto L'energia nucleare è una fonte energetica che presenta aspetti positivi e negativi. Questa energia è prodotta nelle centrali nucleari mediante il bombardamento di uranio con neutroni: il nucleo dell'uranio si divide in due nuclei più piccoli (fissione nucleare) e, per effetto domino, genera nuovi nuclei che a loro volta, bombardati da altri nuclei di uranio, danno luogo alla famosa reazione a catena nucleare.
L'uranio non emette in atmosfera anidride carbonica, il principale gas serra, a differenza dei combustibili fossili: questo è un aspetto sicuramente positivo.
Uno degli aspetti negativi è invece rappresentato dal fatto che durante questo processo viene emessa radioattività ad alta intensità. Gli oggetti esposti alle radiazioni assorbono radioattività, diventando scorie radioattive. Le scorie devono essere stoccate anche per molte migliaia di anni per far decadere il livello di radioattività. Attualmente nessuna tecnologia è in grado di distruggerle: vi sono studi che sembrano dimostrare la possibilità di riutilizzare alcune scorie per produrre nuova energia e di essere smaltite in poche decine d'anni, ma il tutto rimane ancora infattibile.
Parte dell'opinione pubblica è favorevole al nucleare, soprattutto perchè intravede nel suo sviluppo l'unica via d'uscita dalla dipendenza petrolifera. Parte invece è contraria principalmente per 2 aspetti: quello economico e quello della sicurezza.
Il nucleare comporta costi di progettazione e realizzazione elevatissimi, essendo altissima la tecnologia e la competenza richiesta ai progettatori di un impianto, al quale deve necessariamente compartecipare la finanza pubblica. E, una volta terminata la costruzione, si devono aggiungere i costi per la messa in sicurezza militare contro eventi terroristici o naturali: in quest'ottica parrebbe inevitabile un intervento sulla bolletta elettrica. Inoltre, è innegabile un legame tra l'utilizzo di uranio e la produzione di armi, anche in paesi in via di sviluppo e con governi instabili o tendenzialmente "aggressivi": una situazione che preoccupa una buona parte dei cittadini. Cittadini che, tra l'altro, accettano mal volentieri di convivere a fianco di una centrale nucleare o di uno stoccaggio di scorie radioattive. Questo rappresenta un altro ostacolo, quello della localizzazione di un impianto nucleare.
E' ancora vivo il ricordo, per esempio, di Chernobyl e dei devastanti effetti, soprattutto a lungo termine, che quel disastro ha prodotto sulla popolazione e nell'immaginario di miliardi di persone. Su quest'aspetto, quello della sicurezza, la critica maggiore che l'opinione pubblica pone al nucleare è che non esiste alcuna tecnologia che possa garantire la sicurezza "totale", al 100%: un minimo rischio è sempre presente, quindi la possibilità di incidente NON è zero. | |
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| Titolo: Re: NUCLEARE? NO GRAZIE | |
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